Nuovo Protocollo MATTER per la domotica

9 mar 2023
matter

È capitato a tutti di essere in procinto di acquistare un dispositivo connesso per la casa e di chiedersi: “sarà compatibile con i servizi degli altri prodotti smart che possiedo?”. La casa connessa è affascinante, così come la possibilità di controllare tutti i dispositivi tramite comandi vocali o con lo smartphone. 

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Chi ha iniziato a interfacciarsi ai dispositivi connessi prima del 2018 ricorda bene quanto fosse complicato. Decine di applicazioni, tutte diverse, a volte applicazioni diverse per dispositivi della stessa azienda o per modelli leggermente differenti. Regnava il caos. Gli assistenti vocali, su tutti Amazon Alexa e Google Assistant, hanno contribuito a rendere l’utilizzo più semplice. Ricordiamo tutti lo stupore del primo Amazon Echo Plus con Zigbee integrato, che permetteva di aggiungere le lampadine Philips Hue senza neanche passare dallo smartphone.

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Matter riprende alcune logiche di funzionamento dei dispositivi connessi che ben conosciamo. Per la configurazione di un dispositivo Matter saranno necessari una rete Wi-Fi e un dispositivo di controllo compatibile, che può essere lo smartphone, il tablet o il router Thread. Il dispositivo potrà però essere configurato in maniera ancora più semplice in quanto il protocollo Matter integra il sistema di gestione senza frustrazione che abbiamo visto con gli altoparlanti Echo di Amazon.

Tradotto significa che sarà sufficiente collegare il dispositivo all’alimentazione (lampadina o presa intelligente, robot aspirapolvere, macchina del caffè, tapparelle) e dare un comando vocale al nostro altoparlante smart che si occuperà di aggiungerlo e renderlo funzionante. A quel punto potremmo controllarlo o con la nostra voce, oppure dall’applicazione che usiamo come HUB nel nostro smartphone o tablet, che può essere quella di Alexa, Google Home, Samsung SmartThings, per fare degli esempi.

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Tutto molto bello, ma come fa Matter a gestire la connessione di tutti i dispositivi? Usa Thread, un protocollo radio creato da Nest e altre aziende a partire dal 2014. Thread ha numerosi vantaggi rispetto ad altri protocolli radio attualmente in uso.

• È più veloce: ciò significa maggiore reattività dei dispositivi ai vari input. Un allarme per porte e finestre segnalerà la sua attivazione in appena un millisecondo, contro il secondo circa attuale. Ciò porta a una maggiore affidabilità e reattività di dispositivi smart che in passato non sempre si sono comportati come dovevano.

• È stato creato appositamente per soddisfare le esigenze della casa intelligente. Non si tratta infatti di una mera integrazione, ma di un sistema di comunicazione creato ad hoc. Non è qualcosa di adattato, che porta a risolvere solo parzialmente un problema, ma un abito sartoriale, che prende esattamente le forme di chi lo indossa, ovvero noi e la nostra casa.

• È più affidabile: eventuali scollegamenti dell’HUB di gestione non comportano alla disattivazione della rete, che invece è in grado di sistemarsi in maniera autonoma con un numero di dispositivi connessi sufficiente.

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